Girl Hell 1999

T.ORIGINALE: Shôjo jigoku ichi kyû kyû kyû
REGISTA:     Daisuke Yamanouchi
NAZIONE:     giappone
ANNO:        1999
DURATA:      65 min

Girl Hell 1999 Poster

SANGUE      •  •  
TRASH       •  •  
VIOLENZA    •  •  
SESSO       •  •  
PAURA       
SORPRESA    
WEIRD       •  •  

TRAMA La liceale Misaki vive una vita miserabile insieme all’invalida sorella e al padre violento che abusa di entrambe. La madre le ha abbandonate anni prima e si è ridotta a vivere da barbona con evidenti problemi di mente. L’odio accumulatosi in questi anni drammatici dentro di Misaki esploderà dopo aver subito uno stupro da parte di 2 delinquenti.

RECENSIONE Yamanouchi negli anni passati ha prodotto probabilmente alcune tra le più malate pellicole giappe, avvicinandosi molto a quello che è il re del cinema disturbante, Hisayasu Sato. Stavolta non ci sono i giochi perversi, feticisti e sanguinari di Red Room o la pornografia estrema di Celluloid Nightmares, ma fa lo stesso, il regista riesce comunque a scioccare senza eccedere nel sangue o nella violenza, mostrando un mondo che più deprimente non potrebbe esistere, un inferno, quello familiare che la nostra protagonista non riesce più a sopportare dopo anni di inaudite umiliazioni e sofferenze. L’esplosione finale sembrerebbe consolatoria ma non lo è, la miseria che l’ha accompagnata per tutta la sua vita è destinata a continuare.
Non ci sono vincitori in questo mondo delineato da Yamanouchi, solo vittime, sia i delinquenti che violentano la protagonista (incapaci di cambiare vita), sia il padre, alcolizzato, violento e incestuoso, sia la sorella gravemente malata; tutto in questo film è negativo, il pessimismo del regista ci accompagna sin dalla prima scena, che sarebbe poi quella conclusiva e che ci fa capire che non promette niente di buono ciò che vedremo, se non malessere e disagio. Da vedere, ma come per gli altri film di questo genere, nervi saldi che alcune scene sono comunque forti!

VOTO: ***½

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